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LA TUTELA DEL SUOLO PORTA RICCHEZZA

La tropicalizzazione del clima indotta dai cambiamenti climatici ci dimostra giorno per giorno che la nostra Penisola, e la Calabria in particolare, è vulnerabile al dissesto idrogeologico. L’alluvione di Soverato del 2000, lo smottamento di Cavallerizzo di Cerzeto del 2005 e quello di Caulonia del 2015 sono solo alcuni degli episodi più noti dei disastri che stanno colpendo con una frequenza sempre maggiore le nostra regione. La cementificazione selvaggia degli anni ’70 ed ’80, l’intombamento degli alvei dei fiumi, la “chiusura” di intere spiagge con il cemento dei lungomare, l’eccessivo disboscamento che ha reso i terreni vulnerabili al dilavamento prodotto da agenti atmosferici estremi, ha contributo a causare danni multimilionari e morti in un territorio, che, per conformazione orografica, è già a rischio di suo. La “Giornata Mondiale del Suolo”, che si celebra oggi, ha lo scopo di richiamare e di sollecitare i governi mondiali ad una sua corretta e rispettosa gestione. Un suolo integro è utilizzabile per un’agricoltura biologica di eccellenza e per l’allevamento e mitiga gli effetti degli agenti atmosferici. Ogni metro quadrato di cemento armato in più impermeabilizza il terreno, non permette il regolare deflusso delle acque, concorre a frane smottamenti e al mancato ripascimento naturale delle coste. L’Italia, nel 2016 approvò la Legge sul contenimento dell’uso del suolo il cui obiettivo è quello di azzerarne il consumo entro il 2050. Tale obiettivo non sembrerebbe neanche tanto ambizioso, poiché, ad esempio, la perdita di suolo dovuta all’edilizia sicuramente non è giustificata dall’aumento di popolazione, visto che questo aumento in Italia negli ultimi 50 anni non si è verificato. Ciò premesso, il futuro a cui puntare è quello della rigenerazione urbana delle aree degradate, dell’edilizia di qualità, dell’agricoltura ed allevamento biologico e circolare, della mantenimento del suolo al suo stato originario, sopratutto in aree ad altissimo rischio idrogeologico. Non si tratta soltanto di tutela ambientale ma di un formidabile volano economico in grado di generare migliaia di nuovi posti di lavoro.

 

 

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