“Economia circolare”: il futuro

Lo scorso sabato 30 marzo si è svolta al Musmi di Catanzaro “Economia circolare”, un’iniziativa pubblica molto partecipata, organizzata dal Movimento 5 Stelle. Insieme al collega deputato Paolo Parentela, sono intervenuto in veste di relatore.

di Giuseppe d’Ippolito

La continua emergenza ambientale ci obbliga a cambiare la nostra strategia nel trattamento e riutilizzo dei rifiuti. Ciò è ancor più vero in una regione, come la nostra Calabria, in cui si vive da anni in continua emergenza. Paolo Parentela ha giustamente sottolineato che l’unica discarica ancora in grado di smaltire i rifiuti è quella di Crotone ed è inutile aggiungere che è giunta a saturazione.

Ma non è questo il punto.

Il vero problema è che la classe politica calabrese non ha mai svolto una seria programmazione, ma è andata avanti con deroghe continue, in barba alle normative europee e al buon senso. Mancano gli impianti e il Piano regionale dei rifiuti è rimasto inattuato. Da anni il MoVimento 5 Stelle lotta per un cambio radicale nella gestione dei rifiuti. Non ha più senso l’economia lineare, il cui ultimo passaggio è lo smaltimento. Bisogna puntare a quella circolare, cioè al riutilizzo dei rifiuti.

Un rifiuto non deve essere considerato uno scarto ma una ricchezza ed una materia prima a costo zero.

Le tre “R”, Recupero, Riuso e Riciclo, sono il futuro. Avranno un impatto benefico sull’ambiente, e, parlando in soldoni, creeranno lavoro ed economia. Con Paolo Parentela puntiamo da tempo a creare una sinergia tra agricoltura e gestione dei rifiuti. Il compost, per fare un esempio, è un ottimo fertilizzante, non chimico e a basso costo. Il nostro obbiettivo finale è la “Strategia rifiuti zero”: grazie ad una raccolta differenziata porta a porta spinta, ogni singolo “scarto” diventa parte di una filiera per il riutilizzo in svariati ambiti produttivi. Giusto per fare un altro esempio, se opportunamente trattati, i rifiuti dell’agricoltura possono essere reimpiegati nella bioedilizia o possono essere usati per produrre bioplastica.

Non abbiamo più tempo, abbiamo il dovere di lasciare ai nostri figli un ambiente integro. Questo, per il Movimento, è un punto dirimente.