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Annuncio guerra all’Autonomia differenziata

Non ho partecipato al recente voto sulla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza, perché vi era collegato un disegno di legge recante disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata.

di Giuseppe d’Ippolito

Da parlamentare del Sud non potevo affatto contribuire a portare avanti questa operazione, che penalizzerebbe oltremodo le regioni meridionali. Infatti, se il provvedimento per l’attuazione dell’autonomia differenziata passasse nella Legge di Bilancio per il 2022, si creerebbero ulteriori diseguaglianze e squilibri a tutto discapito del Mezzogiorno, che già paga un conto troppo salato, tra servizi essenziali inadeguati e diritti fondamentali poco tutelati.

Oltretutto, come noto le Leggi di Bilancio non possono essere sottoposte a referendum, sicché l’autonomia differenziata, già prevista dalla Costituzione, diventerebbe uno strumento diabolico che aumenterebbe le distanze del Sud  dal resto dell’Italia.

Pertanto, con l’obiettivo di bloccare perversi tentativi di colpire ulteriormente le regioni del Mezzogiorno, che invece meritano maggiore attenzione e risorse aggiuntive proporzionate ai loro bisogni, al più presto presenterò un disegno di legge costituzionale per cancellare definitivamente l’autonomia differenziata. Per il futuro dell’Italia occorre partire dal Sud, che non può più restare indietro né essere  terra di affari, povertà ed emigrazione, ma deve crescere attraverso il pieno riconoscimento, da parte del governo, della verità innegabile. Al netto delle narrazioni politiche, il Mezzogiorno ha avuto sempre meno ed è giunta l’ora di porre rimedio a questa gravissima ingiustizia.